CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO – Firenze 2000
Art. 1: ‘Paesaggio’ designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni.
Cos’è dunque il Paesaggio? Come si può raccontare l’intreccio delle interrelazioni che lo hanno portato a riconoscere come tale? Come raccontare il lavoro del paesaggista? Un racconto senza confini che nella sua complessità richiede di essere comunicato per diventare parte della consapevolezza collettiva perché oggi più che mai l’azione dell’Architetto/ Paesaggista è indispensabile per tutelare quell’insieme di interrelazioni di fattori naturali e/o umani coniugati al concetto di salute e benessere così come stabilito dalla Carta di Ottawa che definisce la salute “come la misura in cui un gruppo o un individuo possono, da un lato, realizzare le proprie ambizioni e soddisfare i propri bisogni e, dall’altro, evolversi con l’ambiente o adattarsi a questo. La salute è dunque percepita come una risorsa della vita quotidiana e non come il fine della vita“.
Architetti e paesaggisti raccontano il Paesaggio, la storia delle idee dell’abitare e del progettare, le storie dei materiali e dell’avventura dell’edificare, le storie celate nei luoghi e degli uomini che li hanno creati o modificati, rispettati o violati. Il paesaggio e l’architettura costituiscono la scenografia assoluta per narrare la storia dell’umanità e le storie personali. Racconti che passano attraverso opere e progetti che devono essere comunicati perché trovino attenzione, ascolto, comprensione e fortuna. Ma il meccanismo della comunicazione è complesso e si avvale di strumenti, canali e linguaggi diversi che possono essere compresi e acquisiti grazie all’incontro del ‘racconto’ con fotografi, sound designer, editor, esperti nella comunicazione multimediale, musicisti, ma anche con fisiologi ed esperti di discipline psicofisiche, comportamentali, bioenergetiche, esperti di marketing, esperti nei meccanismi di ascolto e di attenzione delle persone, del ‘pubblico’, degli ‘utenti’.
Una comunicazione efficace e consapevole procede dalla capacità di unire e utilizzare competenze che appartengono a diversi ambiti professionali che convergono e si completano a vicenda. Su questa premessa poggia la proposta formativa di LBA – Laboratorio Leon Battista Alberti.
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Il LABORATORIO LEON BATTISTA ALBERTI è un’officina formativa nata nel nome dell’ultimo architetto universale, Leon Battista Alberti, per proporre corsi, seminari, viaggi, visite, tecniche e altro ancora.
Laboratorio LBA è in grado di offrire percorsi di studio innovativi e trasversali nella direzione di un legame sempre più stretto fra bio-sostenibilità, estetica ed etica delle professioni e del lavoro, sul modello delle Factory creative di origine statunitense e anglosassone.